domenica 15 aprile 2007

La lettura

Questo è stato il mio primo amore e, come tale, resterà sempre nel mio cuore, con l’assoluta sicurezza di non ricevere né tradimenti, né delusioni. Da piccola ho sofferto per la mancanza di libri. Leggevo tutto quello che mi capitava a tiro.

Ricordo che appena ricevevo il libro delle elementari lo leggevo tutto.
Compravo il Corriere dei Piccoli e lo “divoravo” in poco tempo.
Un ricordo bellissimo è quello di quando mi comunicarono che erano arrivati i libri della biblioteca delle “Beniamine dell’Azione Cattolica”. Andavo dalla nostra
Delegata e me ne prendevo 2 o 3 alla volta. Non mi pareva vero. Due titoli mi sono rimasti impressi nella mente: “Una stellina è scesa dal cielo” e il continuo “Una stellina è tornata al cielo”.
Amo tutti i generi di lettura ad eccezione, come ho già detto, del genere fantasy.

Attualmente sto leggendo MADRE DEL RISO di Rani Manicka


La copertina del libro e una mia elaborazione grafica dell'immagine della protagonista con lo sfondo di un paesaggio del Ceylon.

La trama

Lakshmi trascorre l'infanzia libera e spensierata nell’isola di Ceylon.
A soli quattordici anni sposa un uomo molto più vecchio ed è costretta a trasferirsi in una terra - la Malaysia - davvero troppo lontana.. L
a durezza e la passione di quegli anni creano una figura indimenticabile di donna è lei la Madre del Riso, forte e magica, complessa e misteriosa, moderna ma legata a tradizioni millenarie. Le sue vicende familiari percorrono tutto il Novecento sullo sfondo dell'occupazione giapponese della Malaysia.

La storia non è raccontata attraverso un unico punto di vista: in ogni capitolo la narrazione è affidata ad un personaggio diverso. Questo rende la vicenda più interessante, perché è possibile vivere un episodio attraverso varie ottiche.

Dal libro
Parla Lakshimi, la protagonista:

"...Come potrei non rimpiangere quei giorni nei quali il sole era un gioioso compagno che giocava con me tutto l’anno e baciandomi mi tingeva di un bruno dorato. Nei quali mia madre raccoglieva la pioggia dolce nel pozzo dietro casa e l’aria era così chiara che l’erba odorava di verde…..”

“Ho succhiato il latte di mamma quasi fino a sette anni… le aprivo il sari di cotone grezzo e succhiavo a quelle curve dorate… affondavo la testa e le spalle nel limpido odore di lei, nell’amore innocente del latte che mi fluiva in bocca e nella calda quiete dei suoni tranquilli che io facevo succhiando, protetta nel rifugio del suo corpo. Per quanto possono provare, gli anni crudeli non sono riusciti a privarmi del gusto o del suono”.

“… vivevo libera e abbandonata a me stessa. Fino a quattordici anni, si intende, quando la prima goccia di sangue mestruale mi dichiarò improvvisamente e dolorosamente donna fatta.. la prima settimana mi rinchiusero in una stanzetta con le finestre sbarrate. Nel periodo di isolamento mi costrinsero ad inghiottire uova crude accompagnate da olio di semi di sesamo e tutta una serie di amare pozioni vegetali…Quasi subito i miei lunghi capelli ribelli vennero pettinati e intrecciati e trasformati in un lucido serpente che mi scendeva lungo la schiena e la mia carnagione venne dichiarata troppo abbronzata. La mia vera ricchezza, decise mia madre, stava nella carnagione. Diversamente da lei non ero una bellezza indiana, ma in una terra di gente color caffè ero una tazza di tè con molto latte.”




L'ultimo libro che ho letto è stato "Olive comprese" di Andrea Vitali, del quale parlerò in seguito.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

visto che mi hai lasciato un commento sono passata a ringraziarti, lo apprezzo molto. approfitto per dirti, che in caso volessi, puoi anche richiedere un orologio con immagine personalizzata.
Visto che anch'io sono un'appassionata lettrice, farò un giro ogni tanto, magari scopriamo di avere letture comuni, un saluto

Luthien

Lucy ha detto...

Benissimo, Enza, grandi novità nel tuo blog. Ti stai dando da fare a quel che vedo. Metterò il link del tuo blog in quello di Biancalanotte.